Il cremor tartaro, è un sale di potassio dell’acido tartarico, estratto direttamente dall’uva e ottenuto anche dalla lavorazione del vino.
E’ quindi un ingrediente completamente naturale e sembra non avere alcun tipo di controindicazione.
Si trova in commercio confezionato in bustine singole e si presenta sotto forma di polvere bianca, simile al bicarbonato.
Può essere impiegato in cucina in due modi:
Da solo, come addensante e stabilizzante, viene aggiunto agli albumi durante la preparazione delle meringhe, perché riesce a conferire all’impasto più stabilità ma può essere aggiunto anche alla panna montata per ottenere lo stesso risultato.
La dose consigliata è di 0,5 grammi (la punta di un cucchiaino) per 100 grammi di albume nella preparazione della meringa.
Aggiunto al bicarbonato di sodio, diventa un vero e proprio agente lievitante istantaneo, potendo così sostituire il lievito chimico che si trova in commercio.
Le preparazioni che contengono il cremor tartaro, risultano molto più digeribili e leggere rispetto a quelle ottenute utilizzando il lievito istantaneo classico.
Il rapporto corretto dell’utilizzo del cremor tartaro con il bicarbonato è di 2:1 (ad esempio per ogni cucchiaino di cremor tartaro basterà aggiungere 1/2 cucchiaino di bicarbonato) e si può utilizzare sia per le preparazioni salate che per quelle dolci.
La dose consigliata per 500 grammi di farina è di 2 cucchaini di cremor tartaro e uno di bicarbonato.
E’ adatto sia ai vegani, perché di origine 100% vegetale, che ai celiaci, perché è naturalmente privo di glutine.
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Inoltre ho da poco scoperto che il cremor tartaro si può utilizzare anche come detergente nelle pulizie domestiche, per ravvivare indumenti bianchi o per pulire ad esempio le pentole di acciaio, senza danneggiare l’ambiente.